Sono davvero
entusiasta della lettura di un’autrice di cui avevo sentito solo parlare senza
riuscire a trovare un suo romanzo. La curiosità mi ha premiata, scovandola tra
un mucchio di libri su una bancarella dell’usato.
Valeria è
una donna quarantatreenne, sposata con due figli, Riccardo e Mirella, che vivono
ancora in casa, laureandi. Siamo nel 1950, la guerra è finita da poco, mentre
si avverte tutta la tensione e il desiderio di rinascita e speranza, oscurate a
tratti dall’incertezza di una nuova guerra. Valeria proviene da una famiglia
benestante, che per investimenti sbagliati, per gestioni familiari non
corrette, ha dissipato il patrimonio e ora per far quadrare il bilancio
familiare, è costretta anche lei a lavorare. Lavora come impiegata in un
ufficio, ma oltre questo ha tutto il carico della famiglia sulle spalle. Il quaderno è il rifugio, “la stanza
tutta per sé” che le permette di resistere, di avere un dialogo sincero con
qualcuno (chi meglio di sé stessa?), il luogo fisico e mentale dove
ritrovarsi, mettersi in discussione, fare ipotesi, darsi delle risposte,
illudersi, perché no? Sognare.
Nel diario
sviscera i suoi pensieri, li seziona, cerca di trovare soluzioni alle
difficoltà dei rapporti familiari, tra lei e suo marito Michele, unico uomo
della sua vita, tra lei e i figli, così diversi, così distanti, e
irraggiungibili.
Quaderno proibito è un romanzo sottoforma di diario,
in cui l’autrice dialoga con sé stessa e al contempo col lettore, rendendolo
partecipe e complice dei pensieri più intimi, delle sue paure, incertezze,
sensi di colpa, progetti, desideri…
L’aspetto
della illegalità del quaderno va oltre al contenuto che Valeria gelosamente
custodisce, ampliandosi all’atto dell’acquisto quando di domenica mattina è
possibile solo la vendita dei tabacchi. Lo stesso tabaccaio ribadisce: Non si può, è proibito, quando Valeria
chiede insistentemente di venderglielo.
Un romanzo
che si legge tutto d’un fiato, sorprendente e intimo, con la sensazione di
rubare qualcosa alla protagonista, i suoi pensieri più segreti, con la premura
di conservarli e mantenerli al sicuro nella nostra mente.
Quaderno proibito di Alba Cespedes (Oscar Mondadori 1970)