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08 ottobre 2023

QUANDO LE MONTAGNE CANTANO di Nguyễn Phan Quế Mai

 

Quando c’è una guerra le persone sono solo foglie che cadono a migliaia, a milioni, a causa dell’imperversare della tempesta”.

Non poteva mancare tra le mie letture questo successo dell’autrice vietnamita Nguyễn Phan Quế Mai, romanzo di esordio in cui si respira tutta l’atmosfera di un Vietnam che riflette una storia di poteri contesi, prevaricazioni e soprusi con a fianco, per fortuna, tutta la bellezza di una natura superba ma benevola e la generosità di un popolo determinato, in cui prevale il potere dell’amore e della solidarietà.

Una saga familiare che vede protagoniste e voci narranti, la nonna Dieu Lan e la nipote Huong, che si alternano nella narrazione, in un arco temporale che va dall'inizio Novecento ai giorni nostri, attraverso la dominazione dei francesi prima, dei giapponesi e del regime comunista dopo.

Dieu Lan racconta alla giovane nipote le origini della loro famiglia di proprietari terrieri, perseguitati dal regime comunista e costretti a scappare a seguito della riforma agraria perché accusati di tirannia e sfruttamento. Si snodano nella narrazione gli anni della sua giovinezza, la perdita dei genitori, la fuga dalla casa natia con i propri figli e il loro abbandono durante il lungo cammino, infine il ritorno. Una guerra, sebbene diversa, è presente anche nel racconto di Huong, che insieme alla nonna continua la fuga dai bombardamenti americani che distruggono la loro abitazione.

Una storia forte, cruda, vera che ci rivela tutta la malvagità di cui l’uomo sa essere capace. Una storia però che anche attraverso il dolore e la sofferenza sa farci capire l’importanza della speranza, e di quanto gli ideali di amore in ogni sua forma, solidarietà, amicizia, conoscenza, rispetto per chi è vivo e per chi invece non c’è più, siano gli unici che davvero contano per una rinascita e ragione di vita.

Un romanzo di denuncia senza riserve, dall’impronta neutrale e non vittimistica, riscattata dalla forza della giustizia e del coraggio. Sebbene la scrittura sia ancora acerba è senza dubbio una lettura che arriva diretta al cuore, che ci fa commuovere, disperare, inquietare, riflettere.

Basta soffermarsi sull’importanza del silenzio soprattutto durante la guerra, quando anche le montagne sembrano cantare al cinguettio dei son ca:  “Il canto di un son ca arriva fino al cielo e gli spiriti dei defunti ritornano sulla terra sulle ali del loro canto”.

“ Se le persone avessero cominciato a leggere e a scoprire le culture degli altri popoli, non ci sarebbero state più guerre”.

Questo può bastare a illuminarci sulla necessità della conoscenza, motivo in più per leggere questo libro.

A.C.

“Quando le montagne cantano” di Nguyễn Phan Quế Mai ( ed.Nord 2021)


19 marzo 2021

AI TEMPI DEL BIONDO di Marco Mannucci

 

Un lungo viaggio nella memoria, il libro “Ai tempi del Biondo  di Marco Mannucci” scrittore, amico, nonché stimato medico internista che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare nella mia attività professionale.

Uno spaccato di vita che va dagli anni del dopoguerra (quando bastava poco per essere felici e i rapporti umani erano rafforzati dalla solidarietà, da sentimenti di sostegno e condivisione rinvigoriti dalla guerra appena trascorsa) fino al giorno d’oggi.

L’autore ripercorre gli anni della sua infanzia, adolescenza, maturità, vissuti nel rione del Lippi, una frazione di Firenze Nord - una sorta di isola nella città - sconosciuta a molti, perché non di passaggio ma nascosta, al confine con la ferrovia.

In queste pagine, dense di pathos, l’autore narra in maniera precisa, dettagliata, le storie di coloro che vi hanno abitato e tuttora abitano, le relazioni, i rapporti interpersonali e con la metropoli, descrivendo ogni personaggio uno a uno, nessuno escluso, con una capacità descrittiva rara, per la nitidezza, la caratterizzazione di ciascuno di essi.  

Marco ha una parola per tutti, non esistono scale sociali, ma un enorme spazio che comprende donne, uomini, bambini, anziani - protagonisti seduti sui gradini di una lunga scala, con i capelli mossi da un vento leggero e i volti illuminati dal sole della vita - ognuno nel proprio ruolo, con le proprie attitudini, capacità, abilità, fondamentali come tasselli di un puzzle, per creare un’opera importante e armonica.

Il calcio, la passione per la Fiorentina, permea ogni pagina del romanzo, arricchendolo di ricordi significativi nella storia della squadra, coi suoi campioni e goleador, vittorie e sconfitte, scudetti vinti e persi, il tutto riportato con scrupolo e minuzia.

L’amore per la città di Firenze, è un altro aspetto che risalta subito fin dalle prime pagine della narrazione, insieme ai valori sociali quali l’amicizia, l’amore, la famiglia, il lavoro, la fede

Il romanzo è un inno alla vita, alla gioia di vivere nonostante le avversità, problemi, ostacoli che l’esistenza stessa pone lungo il cammino, come può essere l’evento tragico della morte di un caro amico o una malattia incurabile. Solo prendendo la vita per il verso giusto e con il metro adatto, perché - siamo stati fortunati a provare quelle emozioni e a capire che la distanza tra sogno e realtà non è poi così grande - solo ringraziando ogni giorno ciò che ci viene dato con la consapevolezza che non è tutto così scontato e che il tempo è fugace - il pensiero scivola via sui tanti volti che se ne sono andatiLa vita corre veloce. Troppo veloce. Il tempo diluisce e addormenta gioie e dolori. …la mia mano stringe un bastone bianco, alzo lo sguardo verso il cielo e lo respiro profondamente. E mi scopro improvvisamente vecchio. Un giovane vecchio - potremmo vivere felici e senza rimpianti.

Interessante è la struttura del romanzo che non si muove in maniera cronologica classica, ma per argomenti, capitoli in sé compiuti, che trovano però un collocamento logico e opportuno, dando una continuità armonica e sensata alla storia, che scorre fluida e piacevole.

Una lettura che consiglio a tutti coloro che oltre a una buona storia cercano la verità dei sentimenti.                                        

A.C.

Marco Mannucci “Ai tempi del biondo” Edizioni Tassinari 2020