Visualizzazione post con etichetta condivisione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta condivisione. Mostra tutti i post

18 agosto 2024

VORTICI di Marco Mannucci

 

Premetto, sono di parte nel recensire “Vortici”, perché conosco lo scrittore  ̶  ho già apprezzato le sue capacità letterarie nei racconti e in “Ai tempi del Biondo” ̶  conosco il medico, ma soprattutto conosco la persona. Marco Mannucci, una volta incontrato non lo si dimentica, grazie alla sua affabilità, gentilezza ed empatia. Ciò vale anche per la sua scrittura, altrettanto avvolgente, espressiva ed elegante dalla penna precisa, corretta, pulita.

Veniamo al libro, e cercherò di non spoilerare, pur parlandone.

Rocco Mazzoni , protagonista del romanzo, è un uomo di umili origini, ex poliziotto, sposato con figli, dall’indole semplice e moderata (all’apparenza) ma un vulcano di pensieri, sentimenti ed emozioni. Fiorentino “adottato” come ama definirsi, ma ugualmente innamorato della Città come ogni cittadino nativo.

L’autore, con maestria e dovizia di particolari, introdurrà noi lettori nella sua vita; al suo fianco vedremo i luoghi abitati dalla sua infanzia, maturità e poi vecchiaia; percorreremo insieme le strade della Firenze rinascimentale, le viuzze di acciottolato, ci fermeremo a chiacchierare nei bar rionali; passeggeremo sulle colline di Firenze, sconfinando anche oltre la Toscana, fino al lago di Bracciano; vivremo storie di amore, affetti, amicizie ritrovate e poi perdute; conosceremo il suo mondo interiore, pensieri, dubbi e paure alimentate da un virus crudele che sta mietendo vittime; entreremo nel suo cuore, pieno di amore ma anche di tanta nostalgia, ricordo di un tempo che non potrà più tornare.

Un viaggio nella Firenze e dintorni, arricchito da una miscellanea di profumi, sapori, suoni, sensazioni tattili unite a descrizioni minuziose che ci calano in maniera realistica nei luoghi menzionati.

Una storia costruita sulle relazioni umane, sui valori dell’amicizia, dell’amore e della famiglia, valori immortali, fondati sul rispetto condiviso. Non manca l’amore per la Viola, molto più di una semplice passione sportiva, ma un’ ulteriore conferma di solidarietà con la Città stessa.

Ma cosa sono i vortici da cui il libro prende il titolo? Mi piace interpretarli come tutte le circostanze impreviste (e nel romanzo non mancano), quelle che con l’irruenza e la forza di un tornado, travolgono e stravolgono la vita di ciascun essere umano, risucchiandolo e trasportandolo in un altrove non scelto. Purtroppo, a volte sono davvero tante e inimmaginabili: compito di ognuno è ricercare comunque la strada che riporta a casa.

“Vortici” è una lettura che rimane dentro per l’intensità dei sentimenti espressi, una prosa dove il passato e il presente si alternano con continui flashback e flashforward, ricca di similitudini, metafore e ossimori nel raccontare in modo originale una realtà “creata”, con un linguaggio appropriato, luminoso e raffinato. Il risultato: una narrativa che profuma di poesia.