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06 dicembre 2025

 

IL MISTERO DI MARRADI di Barbara Carraresi

«Una cosa sono le storie poco chiare e un’altra quelle non chiarite»

Ancora una nuova indagine per il commissario Cesare Maremmi, personaggio indimenticabile nato dalla penna del padre dell’autrice (Le due coscienze  di Andrea Carraresi), e ripreso da Barbara nel romanzo successivo Il gioco del Quindici. Questa volta ci spostiamo dal mare all’Appennino tosco - emiliano, nel paese di Marradi, conosciuto per i secolari castagneti e per aver dato i natali al poeta Dino Campana.

Ciò che caratterizza questo nuovo episodio è il fatto di essere ispirato a una storia vera: un caso ancora irrisolto che sconvolse il paese nel dopoguerra e che l’autrice ci riconsegna arricchito dalle sue competenze creative e professionali forensi.

1960. Alfonso Naldoni, guardacaccia della tenuta di Cerreta, viene ucciso con un proiettile calibro 12 e ritrovato pochi giorni dopo, nascosto in un rovo, poco distante. Sconosciuto il movente. Dell’omicidio vengono accusati due giovani cacciatori di frodo, Callisto Tronconi e poi Francesco Liverani, detto Cento. Arrestati e poi rilasciati, le indagini proseguirono nel tempo senza mai approdare all’identificazione di un colpevole. Il figlio, Luigi Naldoni, decide finalmente di riparlare del caso, con un giornalista in cerca di un articolo sensazionale.

Anche Cesare Maremmi, venuto a conoscenza del misterioso omicidio, durante una gita con Margaret alla sagra del marrone, riaprirà il caso, regalandoci magnifiche sorprese.

Il romanzo si muove su due piani paralleli, alternati con equilibrio, che alla fine si ricongiungono: da un lato l’indagine del giornalista, Alessandro Nannini, che riporta alla luce un caso taciuto troppo a lungo, dall’altro, quella del commissario Maremmi che indaga con passione, rispolverando scartoffie, verbali, processi che non hanno mai portato alla verità.

Molto interessanti i numerosi personaggi, tutti molto ben rappresentati e caratterizzati, incluso il paese stesso di Marradi, vero protagonista del romanzo.  

Indimenticabile il mite Luigi Naldoni, con i suoi modi delicati e umili. Sempre affascinante e cortese Margaret, moglie di Maremmi, qui meno incisiva ma sempre presenza stabile e attenta a fianco del marito. E poi Adalgisa, la madre del commissario, ansiosa di rifocillarlo con le sue irresistibili pietanze fiorentine.

Non mancano figure secondarie bizzarre come Stefano il lampredottaio, che fa cadere Cesare in tentazione, o Mario Visani, proprietario dell’hotel Le tre virtù, dove soggiornano i due detective, col suo approccio gentile ma schivo.

Mariella la moglie, emiliana verace, amante della buona cucina , generosa, che sarà la prima a incrinare l’incallita omertà del paese, aprendo un varco decisivo per le indagini. E ancora Simeone, il fratello maggiore di Mario, autistico, che sembra abbia perso la parola per il trauma causato dall’ omicidio di Naldoni.

Divertente il rapporto di Cesare con la chiesa e con l’attuale parroco Don Marco, che non esita a dare il suo contributo alle indagini.

E poi i personaggi chiave dell’epoca: Alfonso Naldoni, la vittima; il Dottor Gruber il mecenate che acquistò la tenuta Cerreta, dando lavoro e cibo ai paesani reduci dalla guerra; Enrico Gruber il figlio scapestrato, dissipatore di denaro insieme alla compagna, un attricetta di poco conto; Don Cioni, parroco ai tempi del delitto, che aveva un casotto nella tenuta del conte, dove spesso si fermava a dormire, una consuetudine piuttosto insolita; e infine Guglielmo Visani , avvocato del dottor Gruber, padre di Mario e Simeone, che seguì il caso a favore del suo cliente ed ereditò poi la tenuta di Cerreta.

Insomma un panorama ricco e ben strutturato, nel quale ci muoviamo anche noi lettori con soddisfazione e  divertimento, grazie alla scrittura sobria e magnetica di Barbara Carraresi.

Non aggiungo altro a questa carrellata di personaggi, lasciando al lettore il piacere di scoprire da sé la storia, che sa affascinare, coinvolgere  e intrigare.

Un libro che ho letto d’un fiato, iniziato e terminato in poche ore. Non è una qualità comune a tutti gli scrittori, Barbara Carraresi è fra questi. Spero che continui a regalarci ancora molte storie con Cesare Maremmi, uomo onesto, appassionato, amante della bellezza, della verità e della giustizia. Quella giustizia che non basta a colmare il vuoto lasciato da un omicidio, «neanche la miglior sentenza del mondo può offrire un conforto perché non riporta in vita le persone care».

 Barbara sa scegliere, riconoscere e dosare le parole giuste con gusto, misura e pertinenza.

La sua scrittura è un fiume prorompente, come il suo carattere, da cui traspare entusiasmo, positività e amore per la giustizia.

Vi lascio, con l’invito alla lettura, sono certa che non ve ne pentirete.

“Il mistero di Marradi” di Barbara Carraresi ( ed. JollyRoger 2025)

07 luglio 2025

FLORENCE DARK SIDE LA CITTÀ E IL SUO DOPPIO OSCURO a cura di Nicola Ronchi e MirkoTondi

 


Quando si tratta di esplorare i lati più profondi e oscuri di Firenze attraverso la narrativa, è impossibile non parlare di Florence Dark side La Città e il suo doppio oscuro, a cura di Nicola Ronchi e Mirko Tondi.

Questa raccolta non è una semplice collezione di racconti gialli, noir o polizieschi, ma un vero e proprio viaggio collettivo, negli anfratti più cupi e loschi della nostra città o periferia, che sedici autrici e autori, uniti dalla passione per la scrittura e per il genere letterario, hanno intrapreso insieme.

Ne emerge un mosaico poliedrico e variegato di storie, perfette come letture estive, in spiaggia sotto l’ombrellone o all’ombra di un abete in montagna.

Coronamento di ciò, le splendide e suggestive interpretazioni di Enrico Guerrini, le cui illustrazioni arricchiscono ogni racconto, catturandone l’essenza e contribuendo a creare l’atmosfera unica della raccolta.

La ricchezza del libro risiede a mio parere nella sua profonda diversità, con ogni penna che apporta la propria sensibilità e il proprio stile.

Sergio Calamandrei ci immerge in un’indagine “a cavallo” dove il ritrovamento del cadavere di un collega nel parco delle Cascine si intreccia alle curiosità e ad alcuni aneddoti fiorentini, sua cifra stilistica. Il commissario Caterina di Renato Campinoti torna alle prese con l’omicidio di un rampollo di una delle più influenti famiglie fiorentine. Con la sua penna inconfondibile Fabrizio De Sanctis ci consegna omicidi multipli per mano di un serial Killer che colpisce nella notte del Capodanno fiorentino, tra il 24 e il 25 marzo. Barbara Carraresi, con le sue competenze professionali, ci racconta la storia di Christian, un ultrà ingiustamente accusato di un delitto senza prove.

Non mancano i collegamenti col passato, come nel racconto di Maurizio Castellani, che ci trasporta in un’affascinante altalena temporale tra il 1420 e il 2020, svelando un intrigante mistero che affonda le sue radici nell’epoca del Brunelleschi.

Altri racconti esplorano le profondità più oscure della psiche, le sfaccettature del Male e dell’anima. Anna Crisci, ci rivela una cruda storia di pedofilia e di vendetta. Mirko Tondi con la sua scrittura magistrale e le sue competenze di psicologo, ci conduce nella mente disturbata di un ragazzo che miete vittime per il puro piacere di far soffrire gli altri, alla ricerca filosofica del Male Assoluto. Claudia Muscolino ci introduce nella complessità di un rapporto padre - figlio, paragonabile alla tragedia dell’opera verdiana “Don Carlos”. Stefano Rossi ci porta a Vallombrosa, dove lo chalet di famiglia diviene lo scenario orribile di morti violente causate dalla mente perversa di un giudice. Anch’io nel mio racconto, cerco di penetrare nella psiche del carnefice, esplorando le motivazioni profonde e i sentimenti perversi di possesso e gelosia che possono condurre ad azioni estreme a causa dell’abbandono.

La raccolta offre anche prospettive intriganti, spesso illuminate dalla sensibilità femminile o da approcci stilistici innovativi.

Cristina Gatti con il suo interesse per l’esoterismo, intreccia una storia di solidarietà femminile, che porterà alla giustizia. David Ladisa mi ha davvero sorpreso per lo stile raffinato, asciutto e curato del suo racconto in più capitoli, che come un romanzo di formazione ripercorre la fase evolutiva del personaggio coinvolto brutalmente in un sequestro intimidatorio. Nicoletta Manetti, con la sua peculiarità nello scrivere di personaggi femminili storici, ci narra un episodio della vita di Elisabeth Barrett Browning nella sua dimora fiorentina, dove lo spiritismo diviene l’occasione per svelare l’omicida della figlia di un’amica, annegata nella vasca delle ninfee. Maila Meini ci delizia invece con una storia d’amore e di vendetta ambientata negli anni Ottanta, dove riecheggia la musica della storica discoteca Tenax. Chiara Miryam Novelli, con il suo stile sincopato ed essenziale, ci regala un’ indagine articolata e complessa su un artista trovato a pezzi in un baule della sua dimora.

Infine, Nicola Ronchi curatore e al contempo scrittore, ancora una volta ci “delizia” con una storia  truce e sanguinosa popolata da personaggi complessi, ricca di emozione e suspense.

Concludendo, Florence Dark  Side è una lettura davvero piacevole, un vero e proprio tuffo nel cuore pulsante e in ombra di Firenze. Un libro imperdibile per chi ama il genere e desidera scoprire una Firenze misteriosa, narrata da voci tanto diverse ma in perfetta armonia.

“Florence Dark Side” ( ed. i libri di Mompracem 2025)

21 maggio 2024

LA BANDA DEI PITBULL di Carlo Giannone

 

Se amate il giallo, La Banda dei pitbull è una lettura assolutamente da non perdere, e lo dice una che non ama particolarmente il genere (come più volte ho già detto) ma che di fronte a una narrativa così appassionante e completa, deve ricredersi.

Sì, perché al di là dell’indagine, in questo romanzo c’è molto di più, non per ultima la città di Firenze che fa da sfondo e cornice in maniera puntuale e minuziosa  alla narrazione. 

Gaetano Mancuso, Commissario della Pubblica Sicurezza della città sta indagando su un caso assai angosciante: il cadavere di un giovane è stato ritrovato lungo il torrente Mugnone, ucciso dall’assalto di uno o più cani Pitbull, come conferma il veterinario che effettua le analisi. Purtroppo non sarà un evento sporadico, ma seguiranno altre vittime, sempre giovani e di sesso maschile, a opera dei cani, sicuramente guidati da un folle omicida che non ama sporcarsi le mani. Perché una  tale ferocia? Perché tutti quei giovani e solo uomini? Un caso drammatico e complesso che Mancuso saprà condurre meticolosamente avvalendosi dei suoi preziosi collaboratori, Angelo il vicecommissario e l’affascinante Simona, agente scelto, che non nasconde il debole che nutre per il suo superiore.

Un romanzo complesso, tanti i personaggi e ben caratterizzati (e ringrazio l’autore per il promemoria introduttivo che ne facilita la memoria), una narrazione fluida e piacevole che incolla il lettore fino all’ultima pagina. Un giallo che si tinge anche di altre tonalità, riportandoci anche su una dimensione più quotidiana e umana, dove insieme all’indagine si muove una realtà brulicante di necessità e problemi ma anche di sentimenti ed emozioni. Affascinante la figura del commissario, di cui l’autore sa cogliere ed esaltare l’aspetto umano, oltre a quello di pubblico ufficiale, restituendoci il padre, il marito, il collega, l’amico, l’amante, nelle sue molteplici identità. Ed è proprio questa caratteristica che più ho apprezzato, perché ci conduce nel mondo oggettivo e interiore del protagonista, ci fa simpatizzare,  affliggere, gioire, preoccupare, odiare e amare insieme a lui,accompagnandolo nel suo cammino verso la risoluzione e non solo investigativo.

Una lettura coinvolgente, tremendamente attuale, in cui non manca l’occasione di riflettere (e sconvolgersi) per come l’uomo possa arrivare a essere tanto crudele e feroce e come il perdono (in qualsiasi contesto) sia un sentimento e un percorso davvero raro e difficile da intraprendere.

La banda dei pitbull” ( Ed. incipit 23, 2023)