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07 luglio 2025

FLORENCE DARK SIDE LA CITTÀ E IL SUO DOPPIO OSCURO a cura di Nicola Ronchi e MirkoTondi

 


Quando si tratta di esplorare i lati più profondi e oscuri di Firenze attraverso la narrativa, è impossibile non parlare di Florence Dark side La Città e il suo doppio oscuro, a cura di Nicola Ronchi e Mirko Tondi.

Questa raccolta non è una semplice collezione di racconti gialli, noir o polizieschi, ma un vero e proprio viaggio collettivo, negli anfratti più cupi e loschi della nostra città o periferia, che sedici autrici e autori, uniti dalla passione per la scrittura e per il genere letterario, hanno intrapreso insieme.

Ne emerge un mosaico poliedrico e variegato di storie, perfette come letture estive, in spiaggia sotto l’ombrellone o all’ombra di un abete in montagna.

Coronamento di ciò, le splendide e suggestive interpretazioni di Enrico Guerrini, le cui illustrazioni arricchiscono ogni racconto, catturandone l’essenza e contribuendo a creare l’atmosfera unica della raccolta.

La ricchezza del libro risiede a mio parere nella sua profonda diversità, con ogni penna che apporta la propria sensibilità e il proprio stile.

Sergio Calamandrei ci immerge in un’indagine “a cavallo” dove il ritrovamento del cadavere di un collega nel parco delle Cascine si intreccia alle curiosità e ad alcuni aneddoti fiorentini, sua cifra stilistica. Il commissario Caterina di Renato Campinoti torna alle prese con l’omicidio di un rampollo di una delle più influenti famiglie fiorentine. Con la sua penna inconfondibile Fabrizio De Sanctis ci consegna omicidi multipli per mano di un serial Killer che colpisce nella notte del Capodanno fiorentino, tra il 24 e il 25 marzo. Barbara Carraresi, con le sue competenze professionali, ci racconta la storia di Christian, un ultrà ingiustamente accusato di un delitto senza prove.

Non mancano i collegamenti col passato, come nel racconto di Maurizio Castellani, che ci trasporta in un’affascinante altalena temporale tra il 1420 e il 2020, svelando un intrigante mistero che affonda le sue radici nell’epoca del Brunelleschi.

Altri racconti esplorano le profondità più oscure della psiche, le sfaccettature del Male e dell’anima. Anna Crisci, ci rivela una cruda storia di pedofilia e di vendetta. Mirko Tondi con la sua scrittura magistrale e le sue competenze di psicologo, ci conduce nella mente disturbata di un ragazzo che miete vittime per il puro piacere di far soffrire gli altri, alla ricerca filosofica del Male Assoluto. Claudia Muscolino ci introduce nella complessità di un rapporto padre - figlio, paragonabile alla tragedia dell’opera verdiana “Don Carlos”. Stefano Rossi ci porta a Vallombrosa, dove lo chalet di famiglia diviene lo scenario orribile di morti violente causate dalla mente perversa di un giudice. Anch’io nel mio racconto, cerco di penetrare nella psiche del carnefice, esplorando le motivazioni profonde e i sentimenti perversi di possesso e gelosia che possono condurre ad azioni estreme a causa dell’abbandono.

La raccolta offre anche prospettive intriganti, spesso illuminate dalla sensibilità femminile o da approcci stilistici innovativi.

Cristina Gatti con il suo interesse per l’esoterismo, intreccia una storia di solidarietà femminile, che porterà alla giustizia. David Ladisa mi ha davvero sorpreso per lo stile raffinato, asciutto e curato del suo racconto in più capitoli, che come un romanzo di formazione ripercorre la fase evolutiva del personaggio coinvolto brutalmente in un sequestro intimidatorio. Nicoletta Manetti, con la sua peculiarità nello scrivere di personaggi femminili storici, ci narra un episodio della vita di Elisabeth Barrett Browning nella sua dimora fiorentina, dove lo spiritismo diviene l’occasione per svelare l’omicida della figlia di un’amica, annegata nella vasca delle ninfee. Maila Meini ci delizia invece con una storia d’amore e di vendetta ambientata negli anni Ottanta, dove riecheggia la musica della storica discoteca Tenax. Chiara Miryam Novelli, con il suo stile sincopato ed essenziale, ci regala un’ indagine articolata e complessa su un artista trovato a pezzi in un baule della sua dimora.

Infine, Nicola Ronchi curatore e al contempo scrittore, ancora una volta ci “delizia” con una storia  truce e sanguinosa popolata da personaggi complessi, ricca di emozione e suspense.

Concludendo, Florence Dark  Side è una lettura davvero piacevole, un vero e proprio tuffo nel cuore pulsante e in ombra di Firenze. Un libro imperdibile per chi ama il genere e desidera scoprire una Firenze misteriosa, narrata da voci tanto diverse ma in perfetta armonia.

“Florence Dark Side” ( ed. i libri di Mompracem 2025)

21 maggio 2024

LA BANDA DEI PITBULL di Carlo Giannone

 

Se amate il giallo, La Banda dei pitbull è una lettura assolutamente da non perdere, e lo dice una che non ama particolarmente il genere (come più volte ho già detto) ma che di fronte a una narrativa così appassionante e completa, deve ricredersi.

Sì, perché al di là dell’indagine, in questo romanzo c’è molto di più, non per ultima la città di Firenze che fa da sfondo e cornice in maniera puntuale e minuziosa  alla narrazione. 

Gaetano Mancuso, Commissario della Pubblica Sicurezza della città sta indagando su un caso assai angosciante: il cadavere di un giovane è stato ritrovato lungo il torrente Mugnone, ucciso dall’assalto di uno o più cani Pitbull, come conferma il veterinario che effettua le analisi. Purtroppo non sarà un evento sporadico, ma seguiranno altre vittime, sempre giovani e di sesso maschile, a opera dei cani, sicuramente guidati da un folle omicida che non ama sporcarsi le mani. Perché una  tale ferocia? Perché tutti quei giovani e solo uomini? Un caso drammatico e complesso che Mancuso saprà condurre meticolosamente avvalendosi dei suoi preziosi collaboratori, Angelo il vicecommissario e l’affascinante Simona, agente scelto, che non nasconde il debole che nutre per il suo superiore.

Un romanzo complesso, tanti i personaggi e ben caratterizzati (e ringrazio l’autore per il promemoria introduttivo che ne facilita la memoria), una narrazione fluida e piacevole che incolla il lettore fino all’ultima pagina. Un giallo che si tinge anche di altre tonalità, riportandoci anche su una dimensione più quotidiana e umana, dove insieme all’indagine si muove una realtà brulicante di necessità e problemi ma anche di sentimenti ed emozioni. Affascinante la figura del commissario, di cui l’autore sa cogliere ed esaltare l’aspetto umano, oltre a quello di pubblico ufficiale, restituendoci il padre, il marito, il collega, l’amico, l’amante, nelle sue molteplici identità. Ed è proprio questa caratteristica che più ho apprezzato, perché ci conduce nel mondo oggettivo e interiore del protagonista, ci fa simpatizzare,  affliggere, gioire, preoccupare, odiare e amare insieme a lui,accompagnandolo nel suo cammino verso la risoluzione e non solo investigativo.

Una lettura coinvolgente, tremendamente attuale, in cui non manca l’occasione di riflettere (e sconvolgersi) per come l’uomo possa arrivare a essere tanto crudele e feroce e come il perdono (in qualsiasi contesto) sia un sentimento e un percorso davvero raro e difficile da intraprendere.

La banda dei pitbull” ( Ed. incipit 23, 2023)

07 maggio 2024

IL RIFRULLO DEL DIAVOLO di Andrea Improta

 


Il Rifrullo del Diavolo è un romanzo che definire “giallo” sarebbe davvero riduttivo. Vero che ha tutte le peculiarità per catalogarlo nel genere – c’è un femminicidio, un assassino, un commissario, un’ indagine in corso – ma c’è molto di più a mio parere, sconfinando, in territori che lo accomunano anche ad altre tipologie di narrazione, “rosa” per il bisogno inesauribile di amore dei personaggi, “rosso” per le note piccanti ed erotiche, “noir” per l’impronta grottesca e truce di alcune ambientazioni e situazioni, realtà purtroppo sempre più attuale. Insomma si potrebbe definire un’opera davvero completa, capace di soddisfare anche il lettore più esigente (come me che non amo le note particolarmente gialle e noir) avvalendosi del genere che più predilige.

L’aspetto assai peculiare del libro è che l’autore ci svela già all’inizio l’omicida, ma la cosa ancor più sorprendente è che nonostante la rivelazione, la tensione non manca, anzi aumenta man mano si procede nella lettura. Forse perché, come dicevo poco prima, il romanzo non è solo basato sull’aspetto investigativo, ma su una narrazione che si avvale di altri elementi importanti, quali l’intreccio e l’attrattività della storia legata all’ottima strutturazione dei personaggi (tanti e sapientemente ideati), alla fluidità dialogica, e non per ultimo all’ambientazione, Firenze che fa da sfondo in maniera sublime alle complesse vicende umane.

Giulia, una ragazza venticinquenne viene trovata uccisa nel proprio appartamento, riversa nuda sul divano, palesemente violentata e maltrattata. Marco Manfredi, commissario di Polizia Giudiziaria di Firenze, conduce il caso non facile, in quanto man mano che l’indagine prosegue, affiorano sempre nuovi fantasmi nel vissuto della ragazza, aprendo piste e possibilità ulteriori.

Accompagnano l’investigazione le storie d’amore e passione delle due coppie protagoniste: Manfredi e Alice alla ricerca continua di serenità e amore, quello che condivide il caffè del mattino, le facce assonnate e non solo il letto; e di Sauro e Martina, pedine secondarie ma non meno importanti in questo complicato gioco di delitto, amore e passione.

Non aggiungo altro per non togliere al lettore il gusto della scoperta. L’autore, Andrea Improta che ho il piacere di conoscere, ha la grande capacità di sapere scegliere le parole e collocarle nel punto giusto, di attribuire loro spessore e significato, rendendole verità e restituendo suggestione ed emozione. Ciò che sanno fare i bravi scrittori.

Una prosa ricca di dettagli del panorama umano e quotidiano, fluida e trascinante, come una musica che si armonizza col respiro dell’ascoltatore, tanto che si arriva alla fine stupiti da come abbiamo divorato tutte quelle pagine, senza accorgerci del tempo trascorso.

E il titolo? Cos’è il Rifrullo del Diavolo e cosa c’entra con questa storia?

Confesso, anch’io non conoscevo la leggenda, è stata una piacevole sorpresa. I “più” fiorentini sicuramente la conoscono, agli altri non resta che leggere il libro.

 

“Il rifrullo del diavolo” ( ed. Incipit23 – 2022)