12 maggio 2024

PASSIONE SEMPLICE di Annie Ernaux

 

«Calcolavo quante volte avevamo fatto l’amore. Avevo l’impressione che, ogni volta, qualcosa di più si fosse aggiunto alla nostra relazione, ma anche che era questo stesso accumulo di gesti e di piacere che ci avrebbe sicuramente allontanato l’uno dall’altra. Si esauriva un capitale di desiderio. Ciò che si guadagnava in fatto di intensità fisica, lo si perdeva in ordine di tempo».

Entriamo nel vivo della storia con questa frase emblematica del rapporto che lega Lei, donna matura e indipendente, e Lui  molto più giovane, e “straniero”, che compare e scompare dalla sua vita come un gioco di prestigio, in una continua altalena di attese e illusioni, di tensione e resa, di pensiero e azione, di energia e inerzia. «Vivevo il piacere come un futuro dolore» ci informa l’autrice congedandosi da Lui. 

Una passione tutt’altro che semplice, un’attrazione fisica travolgente, un sentimento/tormento per Lei che non riesce a sottrarsi al magnetismo di tale fenomeno uscendone spossata e priva tutte le volte di ogni stimolo .

Una lettura piacevole, una storia di passione e amore, descritta con assoluta oggettività, un rapporto animato che dà tanto ma toglie anche tanto, che carica d'energia quando c’è, ma che ne toglie altrettanta nell’assenza.

Racconto lungo più che romanzo breve, Passione semplice è soltanto una di alcune letture dell’autrice (Nobel per la Letteratura 2022), in cui ancora una volta ritrovo il suo stile inconfondibile, l’essenzialità del discorso unita alla profondità di pensiero, la narrazione autobiografica e autentica, la ricerca esatta e precisa della parola in una narrazione che scaturisce sincera e spontanea come flusso incessante di pensiero

Una grande penna, uno stile, che al di là dell' attrattività  del tema e della storia non delude mai.

«Passione semplice» di Annie Ernaux  ( ed. Rizzoli 1992)

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