23 giugno 2024

IL DOTTOR SEMMELWEIS di Louis- Ferdinand Céline

 

“Il pericolo di voler troppo bene agli uomini”

Una storia vera, di passione e dedizione, di coraggio e determinazione ma anche di incomprensione e ipocrisia, questa riportata da Céline (autore francese del Novecento) che si dedicò allo studio del personaggio tanto da farne argomento della propria tesi di Medicina.

Chi era Ignazio Semmelweis, uomo sconosciuto a molti?

Ce lo ritrae molto bene l’autore in questo piccolo libro, ripercorrendo passo passo la sua vita osteggiata e difficile. «Egli era di quelli, troppo rari, che possono amare la  vita in ciò che essa ha di più semplice e di bello: vivere. L’amò oltre il ragionevole».

Ignazio Filippo Semmelweis (1818-1865) –  medico ungherese, dedito alla Medicina e soprattutto alla cura dei suoi pazienti, uomo sensibile, audace e coraggioso, ostinato contro la stupidità degli uomini del suo tempo -  fu il precursore dell’antisepsi e della microbiologia, il primo “a toccare i microbi senza vederli” come dice Celine stesso. Pasteur cinquant’anni dopo ne scoprì l’esistenza, documentandola col microscopio.

 A Semmelweis si deve l’importante intuizione dell’esistenza di agenti mortali e dannosi (invisibili all’occhio umano), che attraverso le mani possono trasmettersi da un individuo a un altro. Nello specifico, S. capì che le morti eccessive delle puerpere ricoverate in ospedale erano correlate alle visite ginecologiche effettuate dai medici che con le stesse mani avevano toccato i cadaveri per le autopsie. Perciò capì l’importanza di “sanificarle”, attraverso un accurato lavaggio delle mani, impiegando cloruro di calce. Fu  schernito, deriso, ostacolato, tanto da essere etichettato “pazzo” e  allontanato dalla pratica clinica. Morì in grande sofferenza, per setticemia, dello stesso male scoperto, a causa di un taglio con un bisturi infetto.

Si prova tanta rabbia e indignazione di fronte a simili vicende, quando l’ottusità e l’ignoranza  unite al potere, non solo ostacolano le verità ma addirittura sono talmente letali da portare alla morte menti così eccelse.

Una narrazione fluida, quasi colloquiale, che ha il registro di una storia narrata al calore di un focolare.

Un grande omaggio che l’autore ha reso a un uomo tanto talentuoso quanto incompreso, dandogli memoria e spessore «perché le grandi opere sono quelle che risvegliano il nostro genio, i grandi uomini sono coloro che sanno dargli forma».

Il dottor Semmelweis” di Louis- Ferdinand  Céline ( Adelphi 1975)

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