23 agosto 2024

PIOGGIA NERA di Georges Simenon

 

Inserire tra le letture programmate un libro di Simenon è una strategia sempre vincente, un modo piacevole e appagante di rilassare la mente tra generi e stili diversi. Anche Pioggia Nera non ha tradito l’ assioma personale e soprattutto le mie aspettative.

Ambientato nella Normandia di metà secolo scorso, Pioggia nera ha il sapore, profumo e colore  ̶  per le atmosfere cupe e buie  ̶  del romanzo gotico, senza esserlo.

Il romanzo è una narrazione nella narrazione, perché è il protagonista adulto che rievoca con la madre una storia del passato: la caccia all’uomo, un anarchico, padre dell’amico Albert, abitante la casa di fronte. Narrato dal punto di vista di Jérôme ragazzetto di sette anni, si apprezza tutta la freschezza, ingenuità, bontà tipiche dell’età, unite al suo acume, intelligenza e sensibilità. Affacciati anche noi alla finestra a mezzaluna del suo appartamento, dove il piccolo ama trattenersi e giocare con la fervida fantasia della sua mente e il suo sguardo innocente, ascoltiamo le chiacchiere della madre con le clienti nella bottega di stoffe al piano inferiore, partecipiamo alla vita del mercato in strada, intuiamo chi e cosa si muove dietro le tende bicolori della casa dell’amico e di sua nonna, la signora Rambures.

Un fantastico mondo immaginifico turbato dall’arrivo della zia Valérie, un’imponente, superba e ingombrante figura che si inserirà nella vita regolare della famiglia Lecœur e che stravolgerà ogni abitudine e certezza del ragazzino.

Una storia dalla trama semplice ma piena di buon sentimento, una scrittura magistrale, essenziale e precisa, una lettura che coinvolge e appassiona, marchio di garanzia dell’autore.

“Pioggia nera” di Georges Simenon ( ed. Adelphi  2002)

18 agosto 2024

VORTICI di Marco Mannucci

 

Premetto, sono di parte nel recensire “Vortici”, perché conosco lo scrittore  ̶  ho già apprezzato le sue capacità letterarie nei racconti e in “Ai tempi del Biondo” ̶  conosco il medico, ma soprattutto conosco la persona. Marco Mannucci, una volta incontrato non lo si dimentica, grazie alla sua affabilità, gentilezza ed empatia. Ciò vale anche per la sua scrittura, altrettanto avvolgente, espressiva ed elegante dalla penna precisa, corretta, pulita.

Veniamo al libro, e cercherò di non spoilerare, pur parlandone.

Rocco Mazzoni , protagonista del romanzo, è un uomo di umili origini, ex poliziotto, sposato con figli, dall’indole semplice e moderata (all’apparenza) ma un vulcano di pensieri, sentimenti ed emozioni. Fiorentino “adottato” come ama definirsi, ma ugualmente innamorato della Città come ogni cittadino nativo.

L’autore, con maestria e dovizia di particolari, introdurrà noi lettori nella sua vita; al suo fianco vedremo i luoghi abitati dalla sua infanzia, maturità e poi vecchiaia; percorreremo insieme le strade della Firenze rinascimentale, le viuzze di acciottolato, ci fermeremo a chiacchierare nei bar rionali; passeggeremo sulle colline di Firenze, sconfinando anche oltre la Toscana, fino al lago di Bracciano; vivremo storie di amore, affetti, amicizie ritrovate e poi perdute; conosceremo il suo mondo interiore, pensieri, dubbi e paure alimentate da un virus crudele che sta mietendo vittime; entreremo nel suo cuore, pieno di amore ma anche di tanta nostalgia, ricordo di un tempo che non potrà più tornare.

Un viaggio nella Firenze e dintorni, arricchito da una miscellanea di profumi, sapori, suoni, sensazioni tattili unite a descrizioni minuziose che ci calano in maniera realistica nei luoghi menzionati.

Una storia costruita sulle relazioni umane, sui valori dell’amicizia, dell’amore e della famiglia, valori immortali, fondati sul rispetto condiviso. Non manca l’amore per la Viola, molto più di una semplice passione sportiva, ma un’ ulteriore conferma di solidarietà con la Città stessa.

Ma cosa sono i vortici da cui il libro prende il titolo? Mi piace interpretarli come tutte le circostanze impreviste (e nel romanzo non mancano), quelle che con l’irruenza e la forza di un tornado, travolgono e stravolgono la vita di ciascun essere umano, risucchiandolo e trasportandolo in un altrove non scelto. Purtroppo, a volte sono davvero tante e inimmaginabili: compito di ognuno è ricercare comunque la strada che riporta a casa.

“Vortici” è una lettura che rimane dentro per l’intensità dei sentimenti espressi, una prosa dove il passato e il presente si alternano con continui flashback e flashforward, ricca di similitudini, metafore e ossimori nel raccontare in modo originale una realtà “creata”, con un linguaggio appropriato, luminoso e raffinato. Il risultato: una narrativa che profuma di poesia. 

05 agosto 2024

UNA FAMIGLIA LEGGERA di Maria Pia Perrino

 

Rosa, protagonista del romanzo, donna semplice e indipendente, vive precocemente il lutto del marito per un incidente stradale. La sorte benevola le ha lasciato in grembo il suo seme che le farà dono, dopo nove mesi, di una splendida bimba, Eva. Nel romanzo seguiremo la sua crescita, dall’infanzia, adolescenza fino al suo essere donna. Ma Rosa, dal rapporto con Renzo, ha ereditato anche una grande amicizia, quella di Marta e Arturo, una coppia che non la lascerà mai sola e vivendo sotto lo stesso tetto condividerà la routine familiare, nella buona e cattiva sorte. I quattro cresceranno insieme, rappresentando una vera e propria istituzione familiare, anche se diversa, “leggera” appunto, perché non vincolata dagli obblighi della consanguineità ma solo da sentimenti spontanei di affetto, amore e benevolenza.

Non mancheranno anche nell’insolita routine, colpi di scena, repentini cambiamenti, svolte improvvise, come si conviene nell’arte del romanzo, momenti di gioia e tristezza tutti ben ponderati e superati alla luce di un grande e profondo amore per la vita stessa.

La famiglia “leggera” è tutt’altro che superficiale, ma una modalità diversa e nuova di interpretare il legame affettivo nel nucleo più prossimo e intimo identificato solitamente nella parentela tradizionale.

Una lettura che procede spedita per la fluidità, appropriatezza e piacevolezza del linguaggio, costruito con frasi e periodi brevi che come foto istantanee, mostrano la narrazione.

Un libro che, come anche il titolo riporta, si legge con leggerezza, motivo ricorrente nella storia, che non significa affatto superficialità, ma una maniera appropriata giusta e intelligente di approcciarsi e interpretare la realtà.

Una lettura che consiglio, in spiaggia o sotto l’ombra di un albero, all’alba o al tramonto, per lasciarsi trasportare dal sentimento e dall’ emozione, per alleggerire e rinfrescare queste giornate super afose.

Una famiglia leggera” di Maria Pia Perrino ( Ed. Scatole parlanti 2023)